Denominazione: Riserva Naturale Speciale Biologica “Macchia Foresta del Fiume Irminio”, ricadente all’interno della ZSC “Foce del Fiume Irminio” (ITA080001)
Regime di protezione: Zona Speciale di Conservazione (ex SIC, Sito di Interesse Comunitario)
Comuni interessati: Ragusa, Scicli
Estensione: 1706 ha
Descrizione: La Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del Fiume Irminio, situata tra i comuni di Ragusa e Scicli, rappresenta un prezioso esempio di ecosistema costiero mediterraneo. Istituita nel 1985, si estende per circa 130 ettari lungo la foce del fiume Irminio, nel territorio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. La riserva è riconosciuta come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) con il codice ITA080001, nell’ambito della rete Natura 2000. Il paesaggio della riserva è caratterizzato da un sistema dunale ben conservato, con imponenti dune mobili modellate dai venti, che ospitano una ricca vegetazione psammofila. Si tratta in effetti degli ultimi lembi di duna costiera appartenenti ad un ecosistema che un tempo si estendeva quasi ininterrottamente da Gela a Capo Passero. Tra le specie più rappresentative si annoverano il Giglio di mare (Pancratium maritimum), la Calcatreppola marittima (Eryngium maritimum), il Ravastrello marittimo (Cakile maritima), la Salsola kali (Salsola kali) e l’Efedra fragile (Ephedra fragilis). Queste specie sono adattate alle condizioni estreme dell’habitat dunale, con suoli sabbiosi e salinità elevata. La macchia mediterranea è ben rappresentata, con la presenza di Lentischi secolari (Pistacia lentiscus), Ginepri coccoloni (Juniperus oxycedrus), Alaterni (Rhamnus alaternus) e Palme nane (Chamaerops humilis). Il Ginepro coccolone e il Lentisco occupano anche una parte rilevante del cordone dunale residuo, provvedendo a stabilizzarlo e a proteggerlo dall’intensa erosione eolica e marina. Lungo le rive del fiume Irminio, la vegetazione ripariale è costituita principalmente da Pioppi neri (Populus nigra) e Salici bianchi (Salix alba), che offrono riparo a numerose specie di fauna. Purtroppo, tra le essenze arboree della riserva è presente anche l’Eucalipto (Eucalyptus camaldulensis), specie alloctona introdotta in un recente passato, che compete con la vegetazione autoctona per le risorse idriche e lo spazio, alterando in parte l’equilibrio ecologico dell’area. La fauna della riserva è particolarmente ricca e diversificata. Tra gli uccelli, non è infequente imbattersi specie migratorie importanti come il Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), il Martin pescatore (Alcedo atthis), il Chiurlo piccolo (Numenius phaeopus), la Garzetta (Egretta garzetta), il Fratino (Anarhynchus alexandrinus) e il Corriere piccolo (Charadrius dubius), che utilizzano la riserva come area di sosta durante le migrazioni tra l’Africa e l’Europa.
Tra gli anfibi e i rettili, sono presenti la Rana verde (Pelophylax kl. esculentus), il Rospo comune (Bufo bufo), il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata) e il Biacco nero (Hierophis viridiflavus carbonarius). I mammiferi includono la Volpe (Vulpes vulpes), il Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) e la Donnola (Mustela nivalis); più di una volta è stata segnalata anche la presenza, più elusiva, della Martora (Martes martes).