Nome comune: Rospo comune (dial. “Buffa“)
Nome scientifico: Bufo bufo (Stöck et al., 2008)
Famiglia: Bufonidae
Status e conservazione: Categoria IUCN “VU (vulnerabile)“; Nonostante la popolazione meridionale sia in buone condizioni, a livello nazionale il trend della specie mostra un declino molto accentuato, causato soprattutto dal traffico veicolare e dalla perdita di habitat nei siti riproduttivi.
Descrizione e biologia: Il Rospo comune è certamente l’anfibio più grande d’Europa, potendo la femmina raggiungere i 20 cm di lunghezza, zampe escluse. Dietro i vistosi bulbi oculari sono situate due grosse ghiandole paratoidi che possono secernere un liquido denso fortemente irritante per le mucose dei potenziali aggressori. Attivo quasi esclusivamente nelle ore notturne, il Rospo comune è poco legato all’acqua al di fuori della stagione riproduttiva, allorché possono percorrere diversi chilometri per raggiungere le zone umide destinate alla riproduzione. La fecondazione delle uova (aggregate in spessi cordoni gelatinosi) da parte del maschio (molto più piccolo) è esterna.
Presenza nel territorio ibleo: Anfibio diffuso in molte località del comprensorio ibleo, dal livello del mare fino ai massimi altitudinali del distretto. Tuttavia, la captazione abusiva delle acque, il prosciugamento di molti bacini irrigui artificiali e l’uso di biocidi (che riduce il numero è la varietà di prede del rospo) incidono notevolmente sullo status delle popolazioni iblee, facendolo ritenere una specie vulnerabile.