Lentisco

Nome comune: Lentisco (dial. “Listincu“)

Nome scientifico: Pistacia lentiscus L.

Famiglia: Anacardiaceae

Status e conservazione: Non minacciata, ma la sua presenza è indicativa di habitat mediterranei ben conservati. Beneficia delle misure di tutela degli habitat di macchia e gariga nelle aree protette e Natura 2000. Può essere soggetta a riduzione locale per incendi e urbanizzazione.

Descrizione e biologia: Arbusto sempreverde a portamento cespuglioso, raramente arboreo, in grado di raggiungere i 4m di altezza. La chiome è densa, con foglie alterne ovate, glabre, a margine intero e dal forte odore resinoso. Specie dioica con piccoli fiori rossastri e frutti in forma di piccole drupe sferiche (4-5 mm di diametro), tendenti al nero a maturità. Dalle foglie e dai frutti lentisco si possono estrarre oli essenziali impiegabili anche come olio alimentare per le mense dei poveri. La resina del lentisco è detta “mastice di Chio” e può essere utilizzata come gomma da masticare o come prodotto di base per la realizzazione di dolci e liquori.

Presenza nel territorio ibleo: Arbusto ampiamente diffuso in tutto il distretto ibleo, ove preferisce non spingersi al disopra dei 600m di quota. Pianta eliofila, termofila e xerofila, resiste molto bene all’aridità ma teme le gelate. Alcuni lentischi di età secolare sono osservabili sui cordoni dunali presso la Foce del fiume Irminio.