Coniglio selvatico

Nome comune: Coniglio selvatico (dial.: “Cunigghiu)

Nome scientifico: Oryctolagus cuniculus subsp. huxleyi (Haeckel, 1874)

Famiglia: Leporidae

Status e conservazione: Popolazioni stabili, con spiccate fluttuazioni di popolazione causate dalla sovrappressione venatoria e dall’azione della mixomatosi.

Descrizione e biologia: Lagomorfo di dimensioni medio-piccole, con una lunghezza corporea generalmente inferiore ai 40 cm per un peso corporeo non superiore ai 1200 g. Dotato di caratteristiche morfologiche simili agli altri Lagomorfi, il Coniglio selvatico si distingue dalla Lepre comune per le minori dimensioni e per gli arti posteriori più lunghi degli anteriori. Il colore del mantello è generalmente grigio-bruno con addome e parte inferiore della coda bianchi. Si riproduce durante gran parte l’anno (ad eccezione dei mesi più freddi). Si ritiene che nel 2000 a.C. il Coniglio selvatico fosse presente soltanto nella Penisola Iberica e che abbia poi colonizzato la maggior parte del continente europeo per introduzioni successive.

Presenza nel territorio ibleo: La sottospecie è uniformemente distribuita in tutto il comprensorio ibleo, dal livello del mare fino alle massime altitudini. Le popolazioni iblee di Coniglio selvatico subiscono una notevole pressione venatoria, oltre ad essere periodicamente colpite dalla mixomatosi, soprattutto in condizioni di alta densità di popolazione. In determinate condizioni ambientali, i conigli selvatici possono risultare dannosi per l’orticoltura, ma anche per l’arboricoltura per via dello scortecciamento delle giovani piante.