Denominazione: Cava Gisana
Regime di protezione: Secondo il Piano Paesaggistico del Comune di Modica, l’area di Cava Gisana è classificata con un Livello di Tutela 2, che implica la presenza di vincoli indiretti volti alla tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e archeologico .
Inoltre, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa ha segnalato la presenza di siti archeologici nella zona di Cava Gisana. Tuttavia, Cava Gisana non risulta inclusa tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) o le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) della rete Natura 2000.
Comuni interessati: Modica
Estensione: 80 ha (circa)
Descrizione: Cava Gisana è una delle più suggestive incisioni vallive costiere dei Monti Iblei meridionali, scavata nei calcari del Miocene superiore e lunga circa sette chilometri, con una superficie complessiva di oltre 80 ettari e una quota media compresa tra i 180 e i 60 metri sul livello del mare. Si sviluppa all’interno del territorio di Modica, attraversando le contrade Liccio, Gisana, Gisarella e Cella, fino a raggiungere il mare nei pressi della contrada Regilione, dove origina una zona acquitrinosa localmente nota come “Pantano di Marina di Modica”. Le alte pareti rocciose, le grotte naturali e le cavità antropiche si susseguono lungo tutto il corso della cava, a testimoniare una lunga frequentazione umana che risale almeno al Neolitico. La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea termoxerofila, con abbondante presenza di Leccio (Quercus ilex), Euforbia arborea (Euphorbia dendroides), Lentisco (Pistacia lentiscus), Terebinto (Pistacia terebinthus) e Mirto (Myrtus communis), a cui si affiancano numerose specie erbacee e geofite primaverili, tra cui varie orchidee spontanee come l’Ofride gialla (Ophrys lutea), la Serapide lingua (Serapias lingua) e l’Orchidea piramidale (Anacamptis pyramidalis). Nelle aree più fresche del fondovalle, dove talvolta l’acqua permane anche nei mesi più aridi, si rinvengono lembi relitti di bosco ripariale con rari Platani orientali (Platanus orientalis), alcuni Salici (Salix spp.) e il Capelvenere (Adiantum capillus-veneris). L’avifauna della cava è ricca e include numerosi rapaci nidificanti, tra cui il Gheppio (Falco tinnunculus), la Poiana (Buteo buteo), l’Allocco (Strix aluco) e il Falco pellegrino (Falco peregrinus), che qui trova condizioni idonee per la nidificazione: almeno due coppie si riproducono regolarmente sulle rupi meno accessibili, sebbene la crescente frequentazione della cava da parte di arrampicatori sportivi rappresenti una minaccia concreta al successo riproduttivo di questa specie sensibile al disturbo antropico. Tra i mammiferi sono comuni la Volpe (Vulpes vulpes) e l’Istrice (Hystrix cristata), mentre tra i rettili spicca la presenza significativa del Colubro leopardino (Zamenis situla), uno dei più bei serpenti dell’erpetofauna europea.