Euforbia arborea

Nome comune: Euforbia arborea (dial. “Maccarruni“)

Nome scientifico: Euphorbia dendroides L.

Famiglia: Euphorbiaceae

Status e conservazione: La specie, tipica della macchia mediterranea costiera e della gariga, è ampiamente diffusa in quasi tutte le regioni costiere dell’Italia centro-meridionale. La stato di conservazione delle specie non desta alcuna preoccupazione.

Descrizione e biologia: Specie simbolo della macchia costiera mediterranea, l’Euforbia arborea si presenta in forma di cespugli (verdi durante la stagione invernale), con fusto e rami dicotomi, alti sino a due metri. Nel periodo estivo si presenta invece sotto forma di arbusti privi di foglie. I rami, se strappati, secernono un lattice bianco irritante al contatto con la pelle e un tempo utilizzato per avvelenare i pesci nei fiumi. Si riproduce generalmente per impollinazione anemogama, ma esistono casi documentati di impollinazione zoogama da parte di insetti e persino lucertole; La disseminazione è garantita da un meccanismo di apertura a scatto del frutto che proietta i semi ad una certa distanza dalla pianta madre. Occasionalmente, può riprodursi anche vegetativamente per talea.

Presenza nel territorio ibleo: La presenza dell’Euforbia arborea è ben rappresentata nel comprensorio ibleo, dal livello del mare fino a circa 5-600 m di altitudine. Gli ambienti elettivi della specie sono le coste alte e rocciose, anche se sottoposte a rimaneggiamento e a disturbo antropico (incendi, pascolo, movimenti di terra). Talvolta si comporta da specie pioniera.