Falco pescatore

Nome comune: Falco pescatore (dial.: “Cefaluoru“)

Nome scientifico: Pandion haliaetus (Linnaeus, 1758)

Famiglia: Pandionidae

Status e conservazione: La specie è attualmente inserita nell’allegato II della Convenzione di Barcellona, allegato II della Convenzione di Berna, nell’allegato II della Convenzione di Bonn, nell’allegato I della Direttiva Uccelli e nell’allegato I della CITES.

Descrizione e biologia: Il Falco pescatore è un rapace un po’ più grande della Poiana, ben riconoscibile per la colorazione molto contrastata con parti superiori bruno-nerastre e parti inferiori bianche (con il petto screziato di nero). Il becco è fortemente uncinato e la testa ( bianca e con fasce oculari scure che discendono fino al collo) mostra un piccolo ciuffo non sempre visibile. Si nutre esclusivamente di pesci vivi, che cattura con i poderosi artigli arcuati al culmine di spettacolari picchiate con gli artigli protesi in avanti e le ali accostate al corpo. La specie, di fatto cosmopolita, ha un areale di distribuzione molto ampio che comprende Nord e Sud America, Eurasia, e Africa. Tuttavia, la popolazione mediterranea è costituita da non oltre un centinaio di coppie riproduttive.

Presenza nel territorio ibleo: Nel territorio del distretto degli Iblei la presenza del Falco pescatore è concentrata nella fascia costiera, soprattutto laddove siano disponibili stagni retrodunali o foci fluviali i cui corpi d’acqua ospitano i pesci di cui si nutre esclusivamente. Occasionalmente presente in acque più interne (soprattutto laghi artificiali).