Nome comune: Fungo di inchiostro, Coprino chiomato (dial. “Funciu calamaru“, “funci ri inchiostru“)
Nome scientifico: Coprinus comatus (O.F.Müll.) Pers.
Famiglia: Coprinaceae
Status e conservazione: La specie, non essendo legata ad ambienti molto sensibili, non desta alcuna preoccupazione quanto a stato di conservazione attuale.
Descrizione e biologia: Fungo saprofita, frequentemente fruttificante a gruppi, molto comune su substrati ricchi di materiale organico quali terreni agricoli a riposo, pascoli riccamente fertilizzati, sfalci e cumuli d’erba in decomposizione. Il cappello, fragile e bianco negli esemplari più giovani, si presenta ovoidale, oblungo e leggermente clavato; inizialmente aderente al gambo, negli esemplari più maturi si allarga formando una campana allungata. Sul cappello si osservano piccole squame filamentose (che gli conferiscono l’epiteto specifico) disposte regolarmente su cerchi concentrici, quasi o del tutto assenti sulla sommità del cappello. A maturità, il fungo tende a liquefarsi in una poltiglia nerastra (fenomeno della deliquiescenza), da cui il nome comune di “fungo dell’inchiostro”. La carne è commestibile ma solo negli esemplari più giovani.
Presenza nel territorio ibleo: Molto diffuso in tutto il comprensorio ibleo laddove siano presenti le condizioni edafiche adatte, costituite da terreni sciolti molto ricchi di sostanza organica e fertilizzante.